Manaslu - Simone Moro rinuncia |
Prendiamo spunto dalla dichiarazione di Simone Moro che è stata pubblicata non solo su montagna TV, ma anche altri siti e portali dedicarti all'alpinismo. Nonostante l'intervista sia più lunga (...comunque merita la lettura), e la frase utilizzata per il titolo dell'articolo è parziale rispetto ai concetti espressi da Moro, quella che apparentemente potrebbe sembrare un'umile e rispettosa presa di coscienza da parte di quest'ultimo nei confronti della montagna, rivela ciò che oggi, tra social e media, rischia di diventare l'alpinismo. Un alpinismo ormai esasperato ad ogni livello e non solo nel caso delle super prestazioni (come la conquista del K2 o del Manaslu di inverno), dove ad affermarsi è lo sforzo titanico di sfida e di conquista, alimentato da un ego senza limiti, che offusca, pone in secondo piano, sbiadisce, l'imprescindibile e fondamentale ricerca di sintonia ed armonia con l'ambiente con cui si entra in contatto. Concetti come capacità e limiti, infatti, sono attribuibili prettamente all'uomo e non di certo alla montagna, in riferimento alla quale hanno ben poco senso. Recenti fatti di cronaca (vedi la tragedia sul Monte Velino) dimostrano, non che ce ne fosse bisogno, che anche se si è preparati non è necessario essere su un'ottomila per trovarsi in situazioni critiche. |
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"Anche le montagne respirano, ma la nostra vita è troppo breve per potercene accorgere."
Detto Sioux
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Gruppo Escursionistico Orientamenti
pp. 22, € 4